In quanto uomo, m'impegno ad affrontare il rischio dell'annientamento perché due o tre verità gettino sul mondo
la loro luce essenziale (Frantz Fanon)

domenica 19 gennaio 2014

Europa e Mediterraneo. Seconda parte.


Con la consacrazione a imperatore di Carlomagno, il baricentro geopolitico europeo si sposta a nord. 
La costa meridionale mediterranea è saldamente in mano araba e anche a est, nella penisola iberica, dove i Franchi hanno valicato i Pirenei, la situazione è in stallo, la Reconquista cristiana è ancora lontana. 
Anche la situazione alle porte dell'oriente bizantino è relativamente stabilizzata. E' invece fluida e turbolenta la direttrice di nord-est, dove si muovono popoli slavi, non tutti ancora cristianizzati.
L'Atlantico comincia a prevalere sul Mediterraneo.
La Rus' di Kiev
Nell'estremo nord-est, di origine scandinava, o slava, si è formato il grande principato di Kiev. 

Nel X secolo si forma, ad opera di Piast, il regno di Polonia, cuscinetto tra nazioni germaniche e slave.

Nell'anno 1000, Stefano I fonda il regno di Ungheria che si affaccerà fino ai Balcani.

I serbi, popolazione nomade slava, si sono insediati nei Balcani come alleati dell'impero d'oriente fin dal VI secolo. Cristianizzati dall'evangelizzazione di Cirillo e Metodio, non riescono a costituire uno stato unitario e sono divisi in sei potentati tribali.

Cacciati dagli Czari dai loro insediamenti a nord del Mar Nero, i Bulgari, verso la metà del VI secolo, si riversano a sud, a spese dell'impero bizantino, con cui stipulano un trattato di pace nel 681. 
Il primo impero bulgaro, che così si costituisce, crollerà, nel secolo XI stretto tra la morsa della Rus' di Kiev e dell'impero bizantino. Nel 1185 si formerà il secondo impero bulgaro.


Nell'842 il giuramento di Strasburgo sancisce la divisione dell'impero carolingio tra gli eredi di Ludovico il Pio.
Nell'Europa centrale comincia la turbolenta formazione degli stati nazionali. A ovest, nella penisola iberica, i regni cristiani cominciano la riconquista.
Ma la situazione è gravida di incertezze a est, sia nella grande pianura sarmatica, dai deboli insediamenti statali e alle cui fasce permangono insediamenti di popolazioni non cristianizzate, sia nella penisola balcanica, dove agonizza l'impero d'oriente.
La cristianità divisa deve consolidare le sue frontiere e si prepara uno scontro di civiltà.

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